Era il palazzo più grosso e più importante di Fossano. Di origine quattrocentesca (vedi la scritta sopra la monofora chiusa di via Mazzini), è stato rimaneggiato molte volte, l’ultima (in chiave gotica) alla fine del XIX secolo. Necessita di un profondo restauro. Della famiglia santa Giulia non si sa nulla. Negli anni è passato in mano a diversi proprietari, tra cui, a fine ‘800, alla famiglia Cerati proprietaria del Caffè Commercio. È il tipico palazzo dove al primo piano c’era la nobiltà (vedi saloni molto belli, uno tutto stuccato) e al secondo la servitù. Su via Roma affacciano quattro sale di cui una, quella dotata di balcone, contiene pregiati stucchi che vanno dalla metà del ‘500 alla metà del ‘600. Nel tempo ha avuto varie destinazioni, tra cui sede del CIM.
Il cortile è modesto: due arcate indicano che c’era un loggiato che comunicava con la parte dietro (scuderie), quindi era un unico blocco con due parti separate da un loggiato. I loggiati trilobati sono di fine ‘500.
Il portone d’ingresso non era antico (anni ’20) e fu realizzato dai Mosso, minusieri fossanesi. Lo stemma degli Operti, nota famiglia fossanese, nel cortile testimonia uno dei tanti passaggi di proprietà. Le finestre quadrate sono moderne: quelle gotiche che ancora si intravedono furono chiuse a fine ‘800 quando il palazzo venne restaurato.