La piazza del Salice è uno dei luoghi storicamente più significativi di Fossano. Qui si trovava uno degli accessi alla città: la porta del Salice, una delle quattro porte che prese il nome dalla Chiesa antistante e dal Terziere medesimo. Le altre porte della città erano: la porta del Romanisio, all’altra estremità di Via Roma; la porta Sarmatoria, alla fine di via Garibaldi (verso Salmour); la porta di San Martino (la principale) in cima alla salita di via Cavour; questa è l’unica porta rimasta: le altre furono distrutte insieme alle mura intorno al 1850.
Nel Medioevo Fossano era completamente circondata da mura (2600 metri di mura perimetrali) erette a partire dal 1550. Fu Carlo V, nella prima metà del XVI secolo, a volere la costruzione del Bastione per strategie militari. Il Bastione fu realizzato ad opera dell’architetto Savona, lo stesso che aveva lavorato per il castello Sforzesco di Milano, a difesa dell’entrata Nord, quella che, affacciandosi sulla pianura, costituiva la parte della città più indifesa, mentre gli altri lati erano zone già naturalmente protette per la presenza dello scoscendimento sul fiume Stura.
Nel 1963, al posto della vecchia scalinata del Di Robilant, fu realizzato il Monumento ai Caduti, eretto ad opera dello scultore Adriano Alloati e dell’architetto Carlo Mollino.